SONO UNA MAESTRA IN PENSIONE. AMO LA COMPAGNIA, LA MUSICA, MI PIACE SUONARE, VIAGGIARE, COMUNICARE INTERESSI, SENTIMENTI, VOGLIA DI VIVERE. MI PIACCIONO LE PERSONE CHE NON SONO AVARE IN QUESTO SCAMBIO.

lunedì 24 settembre 2012

MARCOLFA


E' DI LEI CHE VOGLIO PARLARE IN QUESTO POST.

Forse il nome vi farà venire in mente qualcosa. 
Provo ad indovinare.

Non state mica pensando alla moglie di Bertoldo?  Donna saggia, 

mamma di  Bertoldino e nonna di Cacasenno?


No! no!  Non è lei.

No, non è la Marcolfa di Giulio Cesare Croce, alla quale si ispirano

 le maschere del carnevale di San Giovanni in Persiceto in 

immagine dal web

provincia di Bologna
immagine dal web



Allora...forse  vi viene in mente...


La Marcolfa, 


 commedia di Dario Fo che porta proprio questo nome? 


No!  No! Non  è nemmeno quella.

O forse pensate a qualche ristorante tipico dove potreste aver 

gustato gnocco e tigelle, tipiche focaccine dell'Appennino 

modenese?



ACQUA

ACQUA

ACQUA

Non è un ristorante, non è una tigelleria 

ma...


una maschera,



una maschera di pietra o di coccio che raffigura volti 

femminili o maschili o visi di animali. 


Erano poste un tempo sull'architrave delle porte, 


sulle fontane pubbliche.

  
Avevano una funzione apotropaica (dal greco apotrépein che significa allontanare)

perchè secondo antiche credenze tenevano lontano spiriti maligni e 

malocchio.

Se ne trovano un po' in tutta Italia;  quelle dell'Appennino 

modenese vengono chiamate Marcolfe.

Anch'io ne ho una

Eccola 


E' di pietra arenaria. La uso come fermacarta


e quando la "incontro" mi ricorda  sempre che...

"La curiosità e la paura
son nate con l'uomo, questo è sicuro.
E quando lui poi non si spiegava
la terra e i misteri, 
allora inventava miti e leggende 
per tutte le genti"














martedì 18 settembre 2012

I SUONI DELLE DOLOMITI

I Suoni delle dolomiti


RICORDI




26 agosto 2011. 

Dopo un'ora di cammino a piedi 

partendo da Passo San Pellegrino,



siamo arrivati al rifugio Fuciade




Uno degli appuntamenti dei Suoni delle Dolomiti 

era proprio in questo posto.


" In cammino verso la musica e la montagna...

...la montagna come spazio di libertà...



...la musica come linguaggio universale..."


tra prati verdi, antichi alpeggi,




montagne patrimonio naturale dell' Umanità .




in tanti abbiamo ascoltato ed applaudito uno dei 

cantautori-poeti italiani: Francesco De Gregori .

IMMAGINE DAL WEB


Accompagnato da suoni delicati di pochi strumenti: violino, chitarra, pianoforte, fisarmonica e cembalo

le note di Generale, di W l'italia di La donna Cannone, di La storia siamo Noi, Alice,


si spandevano in quello spazio libero suscitando 
in tutti una grande emozione 
che ci ha uniti in un incontro tra Arte Natura e 

magica atmosfera
  

http://youtu.be/cRsSxwDbYWM

Stelutis Alpinis ha concluso il concerto.

Durante l'esecuzione il silenzio è stato assoluto, l'ascolto come una preghiera e una riverenza a quelle bellezze naturali che ci hanno accolti.


 
...E poi... a casa........senza perdere l'occasione di portare via immagini che mi racconteranno di questa giornata....

La madame